Mozzarella di bufala: origini e valori nutrizionali

fregio del Tempio di Ninhursag a Tell-al-Ubaid

Il latte è il solo alimento comune che la natura ha specificatamente concepito come cibo per i mammiferi, ed è pertanto un ricco nutrimento: da solo mezzo litro di latte di mucca fornisce in media ad un bambino circa il 25% delle calorie, il 40% delle proteine, il 70% del calcio e della riboflavina e il 35% della vitamina A e la tiamina del suo fabbisogno giornaliero.

Maggiori sono i problemi legati alla conservazione del latte, che è estremamente deperibile: il suo stato liquido ed il pH neutro lo rendono particolarmente soggetto a deterioramento e alla presenza di microbi patogeni come la tubercolosi e la brucellosi. Un altro aspetto è che lo zucchero del latte, chiamato lattosio, risulta poco digeribile per un gran numero di persone al di sopra dei 3 o 4 anni d’età.
Così abbiamo un alimento ad alto valore nutrizionale ma con una bassa digeribilità e stabilità biologica. Non sorprende, quindi, che le prime culture, forse già nel neolitico, scoprirono metodi per la trasformazione del latte in forme più stabili e digeribili che potessero essere consumate nel corso del tempo.
Tra quei prodotti c’era il formaggio.

La prima testimonianza di produzione di formaggio proviene dalla Mesopotamia e risale al 7.000 circa a.C.

produzione del formaggio in mesopotamia - fregio del Tempio di Ninhursag a Tell-al-Ubaid

Questa scena fa parte di una lunga che raffigura i Sumeri che mungono le mucche e preparano i latticini. La scena un tempo decorava un fregio sulla facciata del Tempio di Ninhursag a Tell al-‘Ubaid, nel moderno Governatorato di Dhi Qar, in Iraq. Primo periodo dinastico, 2800-2600 a.C. In mostra al Museo dell’Iraq a Baghdad, Repubblica dell’Iraq.

 

La produzione del formaggio di latte di capra era comune anche nell’antico Egitto, e il formaggio viene spesso menzionato nella Bibbia.

formaggio-tomba-egizia

Grazie al lavoro degli scienziati dell’Università di Catania e dell’Università del Cairo è stato possibile ritrovare del formaggio vecchio di 3.200 anni.

 

Omero parla più volte di formaggi, in particolare formaggi di latte di pecora fatti dal ciclope Polifemo. Lo storico greco Erodoto scrive di formaggi a base di latte di cavalla e asina fatti dai nomadi Sciiti e Frigi del suo tempo (c. 450 a.C.). Nella Roma classica, i formaggi venivano importati da tutto il mondo occidentale, come la Francia, e molte varietà di formaggi venivano prodotte in Italia e molte anche nella stessa città di Roma.

Lucius Junius Moderatus Columella (4 – c.70 d.C) lo scrittore romano di agricoltura, nel suo famoso manuale De Rebus Rusticis parla di ‘formaggi fatti a mano’ (caseus manu pressus): “Quando il latte è solo leggermente cagliato nel contenitore ed è ancora caldo viene tagliato a pezzi (rescinditur) e gli viene versata sopra acqua bollente, successivamente viene o tagliato a mano oppure pressato in una forma di legno”.

Eppure qualcosa di diverso rispetto al passato c’è: “La differenza tra l’antica “mozzarella” romana e la sua discendente moderna è che la bufala era poco conosciuta, e così i romani facevano il formaggio di pasta filata con il latte di pecore, capre e forse anche mucche”.

estratto da: La grande storia della mozzarella. DAVID E SANDRA THURMOND

Le origini della mozzarella sono quindi direttamente legate all’introduzione dei bufali in Italia. Una delle ipotesi più accreditate sostiene che la diffusione in Italia meridionale sia avvenuta in epoca Normanna, partendo dalla Sicilia dove i bufali erano stati portati verso la fine del X secolo, a seguito delle invasioni dei Saraceni e dei Mori.

ETIMOLOGIA DELLA PAROLA MOZZARELLA

Il termine mozzarella compare per la prima volta in un documento conservato presso l’Archivio Episcopale di Capua risalente al XII secolo, in riferimento all’usanza dei monaci del monastero di S. Lorenzo di rifocillare i pellegrini con pane e mozza, o provatura.
La mozzarella, collegata nell’ origine del termine alla mozza, altro non era che la provola, provatura: strano formaggio usato come prova per verificare il grado di salatura del futuro formaggio, a pasta fresca e filante, mozzata a mano.
Solo così ci appare chiaro ciò che scriverà, secoli dopo, in un libro di cucina pubblicato nel 1570, Bartolomeo Scappi, cuoco della Corte papale, e non per lodare la mozzarella ma per esaltare la ricotta “…capo di latte, butiro fresco, ricotte fiorite, mozzarelle fresche et neve di latte…“.

Incomprensibile oggi, per noi, perché la mozzarella è solamente fresca. La mozzarella nasce quindi come prodotto inferiore, finalizzato alla produzione delle provole affumicate, circondata da una scarsa considerazione a causa delle difficoltà di conservazione e di commercializzazione e destinata perciò ad un circuito ristretto.

MOZZARELLA DI BUFALA: LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI

La mozzarella di bufala è un alimento ideale dal punto di vista nutrizionale: poco sale, ridotto contenuto di lattosio e proprietà antiossidanti. A sostenerlo sono ricerche presentate dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Qualcuno ritiene che sia un alimento nutraceutico che, grazie alla presenza di alcuni elementi nutritivi, doni beneficio all’organismo. Da recenti studi è, infatti , emerso che durante la digestione della mozzarella di bufala si sprigionano dei peptidi in grado di rigenerare la mucosa dell’intestino. I sali minerali in essa contenuti, inoltre, sono preziosi per le ossa e regolano importanti reazioni chimiche, finalizzate al buon funzionamento dell’apparato nervoso e cardiocircolatorio. Importantissima la presenza di Niacina e Riboflavina, che insieme alla Vitamina A ed E, svolgono una funzione di protezione dell’organismo dai radicali liberi.

Oltre alle sue proprietà antiossidanti, la mozzarella di bufala ha un basso contenuto di lattosio (pari allo 0,4%) che la rende altamente digeribile ed un basso apporto di sale, motivo per cui può essere facilmente inserita all’interno di un regime alimentare iposodico.

MOZZARELLA DI BUFALA: I VALORI NUTRIZIONALI

La Mozzarella di Bufala Campana è fonte di proteine ad elevato valore biologico, pari a 16,5g per 100 g di prodotto, a cui è associato anche un moderato apporto di grassi, pari a circa 20 g, ma con una scarsa quantità di colesterolo: appena 56 mg per una porzione da 100g. Fornisce poi, come detto, un modesto apporto di calcio, fosforo e vitamine. Scarsa concentrazione di sodio e lattosio. Contiene soltanto 288 calorie per 100 grammi.

Mozzarelle fake, impariamo a riconoscere la falsa Bufala Campana

fake mozzarella - come difendersi

Il tremendo periodo di pandemia purtroppo non ancora terminato ha portato ad un enorme aumento di acquisti online anche su prodotti come la mozzarella di bufala.

Sui principali negozi online, da Amazon e AliBaba ad Ebay, ma anche sui principali Social Network e su centinaia di piccoli e-commerce, sono comparse moltissime offerte che propongono la vendita di mozzarella di bufala, o prodotti similari, che molto spesso nascondono frodi e prodotti fasulli.

In merito a ciò, come ha sottolineato il direttore del Consorzio Mozzarella di Bufala DOP, Pier Maria Saccani, «La diffusione del web ha avuto il grande merito di favorire la conoscenza dei prodotti DOP, contribuendo a incrementare la cultura dell’agroalimentare di qualità, ma dall’altro lato si sta rivelando la nuova frontiera dei furbetti. Per questo il Consorzio di Tutela ha moltiplicato i controlli proprio su internet e sui social. La nostra attività di vigilanza è innanzitutto una garanzia per i consumatori»,.

In effetti il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana DOP ha messo in campo una vera e propria task force per contrastare le frodi proprio sul web: un gruppo che collabora attivamente con le forze dell’ordine e l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).

Già nel corso del 2019 i controlli online si erano moltiplicati, con un incremento delle attività ispettive online pari al +45% rispetto al 2018, arrivando ad individuare 1218 casi di mozzarella di bufala campana Dop ‘fake’ venduta sul web, alcuni dei quali, purtroppo, hanno coinvolto anche aziende campane.

Un sistema sicuro per certificare la filiera e la provenienza del latte

Da tempo Spinosa ha adottato la tecnologia Blockchain per certificare la filiera e la provenienza del latte dei proprio prodotti, ogni singola confezione di prodotto DOP con il bollino ‘Certificato Blockchain – Quality’ riporta anche un codice QR code che, se scansionato, permette al consumatore di conoscere le informazioni circa la catena produttiva: a partire dai 45 allevamenti certificati (dislocati fra la piana del Volturno e l’Agro Pontino) fino alle fasi di trasformazione e confezionamento. Attraverso lo stesso codice e inserendo il lotto del prodotto è possibile verificare tutti gli standard di qualità cui l’azienda si attiene da sempre per offrire una gamma di eccellenza in termini organolettici e di sicurezza alimentare in conformità con la regolamentazione stabilita dal Consorzio per la tutela della mozzarella di bufala Campana DOP.

Come fare a riconoscere la mozzarella di bufala campana DOP anche online?

Il consorzio per la tutela della mozzarella di bufala DOP, ha realizzato un vademecum con le indicazioni fondamentali che aiutano a identificare una vera mozzarella di bufala DOP.

Mozzarella di Bufala Campana e Pasta di Gragnano: il Consorzio delle Eccellenze

Mozzarella di Bufala Campana e Pasta di Gragnano: il Consorzio delle Eccellenze

I due consorzi siglano un accordo di collaborazione per le attività di tutela , vigilanza, promozione e valorizzazione

Il polo a marchio DOP e IGP più grande del Centro-Sud Italia. Con l’accordo siglato a Febbraio 2020 tra il Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Consorzio per la Tutela della Pasta di Gragnano IGP viene sancita una sinergia che vale, da sola, 932 milioni di euro e con un trend in costante crescita.
Un accordo in base al quale i due Consorzi collaboreranno per l’esecuzione delle attività di vigilanza, tutela, promozione e valorizzazione delle rispettive DOP/IGP, e per creare sinergie in merito alle principali attività istituzionali di cui sono incaricati.

Obiettivo: tutelare il made in Italy

Tutela del made in Italy agroalimentare: contro le sofisticazioni e la contraffazioni, in difesa dell’identità territoriale dei prodotti italiani e delle economie di filiera; e per dare il giusto valore a una risorsa economica strategica per la crescita del Pil nazionale. Sono solo alcune delle suggestioni che chiariscono quanto sia importante pianificare un’operazione di tutela integrata delle produzioni agroalimentare per cui il nostro Paese è famoso nel mondo. Non solo con l’obiettivo di proteggerle e promuoverle sui mercati esteri, ma ancora prima per certificarne la qualità, vigilando attentamente sul rispetto di disciplinari e pratiche produttive condivise. L’alleanza tra il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop e la Pasta di Gragnano Igp, che segue l’esempio di altre celebri realtà dell’agroalimentare del Nord Italia, va proprio in questa direzione.

In effetti le joint venture promozionali sono una sorta di consuetudine per i consorzi del centro nord, questo tipo di collaborazione invece, resta una strada che tra le grandi denominazioni del Mezzogiorno finora è stata poco seguita. Anche per questo motivo l’alleanza potrà far scuola e mostrare i nbenefici effetti di alleanze strategiche volte a far crescere il volume delle attività promozionali, così come la qualità di quelle di tutela.

Un percorso quindi che può determinare solo risultati positivi, soprattutto sui mercati esteri, e in particolare per due prodotti e due denominazioni che sono senza dubbio simbolo della Dieta Mediterranea.

Mozzarella e ricotta di bufala: proprietà e perché alternarle.

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Si può sicuramente affermare che formaggi e latticini, vanto della gastronomia italiana, siano alimenti ricchi di nutrienti e che raccontano storia, profumi e tradizioni dei territori da cui provengono.

In particolare, la Mozzarella di bufala Campana D.O.P. è un formaggio fresco a pasta filata e costituisce un’irresistibile e delicata esplosione di sapori. Ha un ridotto contenuto di lattosio, sodio e colesterolo. Fonte perfetta di proteine a consistente valore biologico, calcio, fosforo, zinco, vitamina E, B1, B2, B6 con un moderato contenuto di grassi. Apporta 288 Kcal ogni 100g.

La ricotta di bufala è cremosa, versatile e raffinata, viene erroneamente considerata un formaggio ma, in realtà, appartiene alla famiglia dei latticini. Contiene proteine altamente biodisponibili e  lipidi inoltre, la sua bassa concentrazione di sali ed il suo contenuto in fosforo la rendono preziosa nei soggetti che abbiano bisogno di mineralizzazione senza aggravio dei processi digestivi. Apporta 170 Kcal ogni 100 g.

Mozzarella e ricotta di bufala, quindi, rientrano appieno nel contesto di un’alimentazione equilibrata, in quanto fonte importante di macro e micronutrienti. Tuttavia, i derivati del latte costituiscono anche una matrice di grassi saturi, per cui l’importante è inserirli sapientemente all’interno di una dieta varia, semplicemente controllando quantità e frequenza nell’assunzione.

Secondo le linee guida italiane per una sana alimentazione i formaggi ed i latticini dovrebbero essere consumati come un vero e proprio secondo piatto da alternare a carne, uova, pesce e legumi.

Per quanto riguarda la frequenza sono consigliate 2 volte a settimana. Alternare formaggi e latticini è la scelta migliore per apportare maggiore varietà alla dieta: una volta ricotta ed una volta mozzarella rappresenta un’ottima scelta.

Meglio se consumati a pranzo per non interferire con il riposo notturno e con i processi digestivi che a fine giornata tendono a rallentare. È ormai dimostrato scientificamente che preferire carboidrati leggeri a cena aiuta a controllare il peso.

Una dieta bilanciata non può prescindere da questo concetto: la varietà porta salute! Alternare la tipologia di alimenti che portiamo in tavola, inclusi i formaggi ed i latticini, è la strategia migliore per garantire l’assunzione di micronutrienti necessari, per ridurre il rischio di obesità e, non da meno, per soddisfare il gusto.

Bocconcini di Mozzarella Bufala impanati e fritti

bocconcini di bufala impanati e fritti

I bocconcini di Mozzarella di bufala impanati e fritti sono una golosità che non finiresti mai di mangiare. Probabilmente non esiste una persona che non le apprezzi, croccanti fuori e filanti all’interno, sono l’ideale per un ricco e gustoso antipasto o una cena a base di frittura.

bocconcini di bufala campana

Ingredienti:

  • bocconcini di mozzarella di bufala campana DOP Spinosa
  • 2 uova
  • farina 00
  • pangrattato oppure crusca di avena

Procedimento:

Passare le mozzarelle prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel pangrattato, facendo attenzione a che quest’ultimo aderisca bene su tutta la superficie della mozzarella.

In un tegame, riscaldare una quantità d’olio sufficiente a far galleggiare le mozzarelle. Importantissimo che l’olio sia molto caldo quando si immergono le mozzarelle. Una volta arrivato a temperatura, immergere i bocconcini impanati, pochi per volta ( da 4 a 6 pezzi) e far cuocere per pochi secondi.

Saranno pronti quando diventano di colore dorato scuro. A questo punto la mozzarella all’interno della panatura si sarà già sciolta e sarà incredibilmente filante.

Naturalmente vanno mangiati caldi, aggiungendo un pizzico di sale.

Scopri la promozione di Giugno sui prodotti Spinosa

Nel periodo da mercoledì 10 a mercoledì 24 giugno, esclusivamente nei punti vendita indicati, per ogni 500 grammi di Mozzarella di Bufala Spinosa acquistati riceverai in omaggio una confezione di cremosissima Ricottina di Bufala Spinosa da 95g.

La promozione è attiva esclusivamente nei seguenti punti vendita:

  • CONAD in Via Alessandro Manzoni 120/D – Napoli
  • CONAD in Via Cilea ,179 – Napoli
  • CONAD in Viale Colli Aminei, 365/377 – Napoli
  • CONAD in Via Aniello Falcone ,380 – Napoli
  • TODIS in Via Posillipo, 338 – Napoli
  • CONAD in Via Scarlatti ,57 – Napoli
  • CONAD in Largo Sermoneta, 22 – Napoli
  • CONAD in Via Alabardieri, 8 – Napoli

 

Ricotta Omogeneizzata Spinosa Ricotta di Bufala Spinosa
Cremosa e soffice al palato, gusto intenso e fresco che sa di latte! Pastorizzata ed omogeneizzata, quindi garantita e adatta all’alimentazione delle donne in dolce attesa. Cosa la rende speciale? L’aggiunta di 1% di Panna Di Bufala di nostra produzione. Massima versatilità per piatti dolci e salati; ad alto contenuto proteico.

 

Mappa dei punti vendita in cui è attiva la promozione:

Brexit e Mozzarella di Bufala: il Consorzio registra il marchio anche nel Regno Unito

Mozzarella di Bufala: il Consorzio registra il marchio

Il 31 gennaio 2020 è giunto il momento della dalla fatidica Brexit, cioè l’evento che ha posto fine all’adesione del Regno Unito all’Unione europea.

Tanti sono i cambiamenti che questo processo ha introdotto riguardo lo spostamento di merci e persone dal Regno Unito all’Europa e viceversa. Tra questi cambiamenti ce n’è uno che riguarda la mozzarella di bufala campana Dop.

Del resto, il Regno Unito è il terzo Paese per l’export della mozzarella di bufala, con una percentuale dell’11,31% e un giro d’affari di quasi 12 milioni di euro. A causa Brexit, il marchio “mozzarella di bufala campana Dop” rischiava di non essere più tutelato lasciando libero sfogo alla produzione di prodotti fake, magari con lo stesso nome, e senza nessuna conseguenza di rilievo.

In merito a questa possibile problematica, il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop ha deciso quindi di registrare il marchio della mozzarella anche in Regno Unito.

Queste le parole del Direttore Generale del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani:

“La mozzarella di bufala campana Dop continuerà a essere tutelata nel Regno Unito, anche dopo l’uscita dall’Unione europea. Il Consorzio di Tutela si è mosso per tempo e ha provveduto alla registrazione del marchio collettivo direttamente in Gran Bretagna, ottenendo anche la protezione nazionale.”

Il marchio “Mozzarella di Bufala Campana DOP” era già registrato come marchio collettivo dell’Ue, atto che copre tutti i Paesi intesi come unica area geografica. Nel momento in cui si è affacciata l’ipotesi della Brexit e la conseguente possibilità che non si potesse proseguire con l’applicazione di quei diritti, si è provveduto a designare il Regno Unito in via nazionale attraverso il Protocollo di Madrid.

Già nel 2018 è stata inoltrata all’Ukipo (l’Ufficio governativo della proprietà intellettuale britannico) la richiesta di protezione nazionale del marchio. La domanda è stata accolta in via definitiva il 29 aprile 2019, ottenendo il “Grant of Protection”, ovvero la protezione nel Regno Unito.

Alla fine quindi, almeno sotto il profilo della protezione del marchio, sembra che gli Inglesi potranno continuare a degustare la nostra amata Mozzarella di Bufala Campana DOP senza incorrere in prodotti fake o “italian sounding”. God Save the Mozzarella!

Un Anno ricco di riconoscimenti

riconoscimenti-spinosa

L’anno appena trascorso è stato ricco di eventi, investimenti, attività e riconoscimenti: a partire dal lancio della tracciabilità della nostra filiera produttiva attraverso la tecnologia BlockChain, per continuare con i tanti eventi nazionali ed internazionali ai quali abbiamo partecipato.

Il 2019 è stato arricchito da 5 fantastici riconoscimenti, ottenuti per  la qualità dei nostri prodotti  e la nostra capacità di innovare:

  1. Primo premio categoria “Mozzarella di Bufala” al TuttoFood Milano 2019 – Cheese for People 2019
  2. Premio categoria “Formaggio innovativo” alla Mozzarella di Bufala senza Lattosio al  XVI Concorso Formaggi “Premio Roma”
  3. Premio categoria Formaggi al  BRANDS AWARD NEW ENTRY 2019
  4. “Miglior Test” nella categoria Mozzarella di Bufala per Altroconsumo
  5. Premio SMAU per l’innovazione 2019

Primo premio al TuttoFood Milano 2019 – Cheese for People 2019

logo-cheese-for-peopleTuttoFood è tra le più importanti fiere internazionali italiane del B2B dedicate al food & beverage. Durante l’evento del 2019, tenutosi tra il 6 ed il 9 maggio, abbiamo ricevuto il primo premio Cheese for People 2019 nella categoria “Miglior mozzarella di bufala”. L’iniziativa è stata organizzata da Formaggi&Consumi (importante rivista nel settore caseario)  in collaborazione con il Viaggiator Goloso e Tuttofood.

Premio “Formaggio Innovativo”  al XVI Concorso Formaggi “Premio Roma”

Il 25 maggio in occasione del XVI Concorso Formaggi “Premio Roma”, organizzato da Agro Camera e Camera di Commercio di Roma abbiamo ricevuto il riconoscimento di migliore mozzarella di bufala delattosata.

Premio al  BRANDS AWARD NEW ENTRY 2019

La mozzarella di bufala campana Dop Spinosa ha vinto il riconoscimento Brands Award New Entry 2019 nella categoria Formaggi e Latticini.

Brands Award è l’iniziativa delle testate giornalistiche Gdoweek e Mark Up nata per premiare le migliori performance annue di marca nei beni di largo consumo.

“Miglior Test” nella categoria Mozzarella di Bufala per Altroconsumo

Altroconsumo è la più grande organizzazione italiana di consumatori; durante il test realizzato su 18 diverse mozzarelle di bufala di vari produttori, ci ha assegnato la valutazione “migliore del test per qualità”.

Premio SMAU per l’innovazione 2019

Nato nel 1964, SMAU è il principale evento dedicato all’innovazione per le imprese e le Pubbliche Amministrazioni in Italia; durante il road-show Napoletano, il 12 Dicembre 2019, abbiamo ricevuto il Premio Innovazione per lo Sviluppo della nostra tecnologia BlockChain.

Tanti riconoscimenti che ci spingono a lavorare con ancora più energia nel miglioramento ed innovazione di un prodotto che da centinaia di anni rappresenta un’enorme ricchezza per il territorio e per il Made in Italy.

 

Spinosa a Marca by Bologna Fiere, il 15 e 16 Gennaio.

spinosa a marca by bologna fiere

Il 15 e 16 gennaio 2020 saremo a Bologna per partecipare all’evento “MARCA“, organizzato da BolognaFiere. Questo evento,  forte del successo sempre crescente degli anni precedenti, è oggi il secondo evento in Europa per il settore MDD, fra i primi a livello mondiale per importanza.

La Marca del Distributore (MDD) è costituita dai prodotti commercializzati all’interno dei punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata e che ne riportano lo stesso brand.

Il settore è estremamente importante e sempre più apprezzato dagli Italiani (qui un articolo di approfondimento di Repubblica.it).

Organizzato da Bologna Fiere in collaborazione con ADM, l’Associazione della Distribuzione Moderna, Marca anche in questa nuova edizione si prepara ad ospitare le insegne più importanti della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO), oltre 500 aziende con prodotti a marca del distributore, convegni, workshop e mostre. 

La manifestazione torna in questa edizione 2020 con un layout rinnovato, con la prima edizione di MARCA FRESH, lo spazio espositivo espressamente dedicato a prodotto fresco.

Sempre in tema di novità in contemporanea a MARCABYBolognaFiere si svolgerà nel padiglione 28 un salone satellite completamente dedicato agli approfondimenti sulle tendenze di mercato – Bio, free from, tracciabilità e ristorazione collettiva – più rilevanti.

Tantissimi gli eventi presenti, fra i quali la consegna dell’ADI Packaging Design Award, il premio destinato alle cinque innovazioni in termini di imballaggio più interessanti. 

La fiera è destinata agli operatori del settore. Spinosa sarà presente al padiglione 25 stand B133-C132. Presso lo stand ci sarà la possibilità di degustare Mozzarella di Bufala Campana DOP e ricotta di bufala. Qualora si volesse avere un momento di confronto e dialogo con l’azienda durante il Marca, si consiglia di inviare una mail all’indirizzo export@spinosaspa.com.

Spinosa vince il premio SMAU per l’innovazione 2019

Premio SMAU Spinosa

Giovedì 12 Dicembre 2019, durante il road-show Napoletano SMAU, abbiamo ricevuto il Premio Innovazione per lo Sviluppo della nostra tecnologia BlockChain.

Nato nel 1964, SMAU è il principale evento dedicato all’innovazione per le imprese e le Pubbliche Amministrazioni in Italia; una piattaforma indipendente e dinamica scelta ogni anno da oltre 50.000 imprenditori per aggiornarsi su temi quali innovazione, tecnologia, digital e internazionalizzazione.

Il prestigiosissimo premio è il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni da tutti gli addetti alla filiera, per realizzare una reale tracciabilità a prova di contraffazione.

Come da sito ufficiale queste le motivazioni del premio:
“Riceve il premio anche Spinosa, una delle principali aziende italiane specializzate nella produzione di mozzarella di Bufala Campana DOP e derivati, e proprio per questa certificazione è monitorata attraverso analisi per garantire il rispetto del disciplinare e degli alti standard qualitativi del prodotto messo in commercio.
Grazie alla tecnologia blockchain, sfrutta la disponibilità dei dati per tracciare l’intera filiera produttiva e comunicarla: il consumatore può seguire nel dettaglio il percorso che effettua il latte ogni giorno. Tutto ciò è reso possibile dalla piattaforma Ernst & Young OpsChain Food Traceability: ogni pack è munito di un bollino blockchain sul fronte e di un QR Code sul retro, la cui scansione rimanda a una landing page dedicata Inserendo o scansionando il lotto il
consumatore è in grado di conoscere l’intera filiera produttiva”.

Durante la consegna del premio, si è tenuto un live-show in diretta streaming con i principali protagonisti di questa edizione. Gli interventi sono stati introdotti da Pierantonio Macola (Presidente di SMAU) e presentati da Simona Regina (giornalista Radio Rai).
Per noi la dott.ssa Luisa Angeloni, con un interessantissimo intervento, ha portato alla luce i principali benefici della tecnologia di tracciabilità introdotta da Spinosa sui propri prodotti DOP.

foto-premiazione-SMAU

la dott.ssa Luisa Angeloni e la marketing manager Jessica Riggi ritirano il premio SMAU, con Pierantonio Macola e Simona Regina. 

La nostra tecnologia di tracciabilità  nasce con l’intento di rendere trasparente al consumatore l’intera filiera produttiva.

Il premio SMAU, quindi, è un riconoscimento all’investimento (realizzato non solo in termini economici ma sopratutto di tempo e dedizione) nei confronti di un’innovazione tecnologica che sarà fondamentale negli anni a venire per la sicurezza alimentare.
L’orgoglio è anche quello di essere la prima azienda al mondo del settore lattiero caseario ad aver creduto in questa tecnologia, e anche di rappresentare una regione ed un territorio di grandissima potenzialità, tra i leader del settore innovazione.

La Regione Campania è un ecosistema dinamico e portatore di know-how composto da Centri di ricerca, Università, Distretti ad alta tecnologia, Incubatori e Acceleratori, Startup e Spin off in grado di innescare processi virtuosi di trasferimento di conoscenze verso il mondo delle imprese, tra cui:

  • 7 UNIVERSITÀ (12 mila ricercatori e docenti, 180 mila studenti)
  • 40 CENTRI DI RICERCA AVANZATA, attivi nel trasferimento tecnologico e nei servizi di innovazione
  • 7 DISTRETTI TECNOLOGICI e 21 LABORATORI PUBBLICO PRIVATI attivi nei settori strategici regionali (aerospazio, biotecnologie, salute e agroalimentare, energia e ambiente, edilizia sostenibile, beni culturali e turismo, nuovi materiali, nanotecnologie, trasporti e logistica)
  • 30 STRUTTURE CHE SUPPORTANO LA NUOVA IMPRENDITORIALITÀ (incubatori, parchi scientifici e tecnologici, fablab, acceleratori e centri di servizi per l’impresa)

La Campania è la quinta regione italiana, prima del Mezzogiorno, per Investimenti a favore di Ricerca&Innovazione, Agenda Digitale e Competitività.